Nicole Minetti, Emilio Fede e Lele Mora rinviati a giudizio

Dopo le indiscrezioni di due ragazze presenti alle feste di Arcore e dopo che Fede ha dichiarato che i pm di Milano l’hanno scambiato per Lele Mora, il processo Ruby va avanti e ora è la volta della Procura che ha chiesto il rinvio a giudizio per Nicole Minetti, Emilio Fede e Lele Mora con l’accusa di induzione e favoreggiamento alla prostituzione, anche minorile .
E così oggi da un comunicato stampa è emerso che la Procura di Milano ha emesso la richiesta di rinvio a giudizio per i tre imputati, accusati dei reati sopra citati dagli inizi del 2009 fino al gennaio 2011.

Nicole Minetti presenta le carte difensive ai pm

Continuano a fioccare le indiscrezioni sul caso Ruby e, dopo le rivelazioni di due ragazze che erano presenti ai festini di Arcore in cui hanno assistito a spettacoli erotici da parte delle invitate, ora spunta di nuovo Nicole Minetti.
La consigliera regionale della Lombardia sostiene, secondo le 12 pagine presentate dai suoi avvocati alla procura di Milano, di non aver mai portato Ruby a casa del presidente del Consiglio e che non fosse presente al concorso di bellezza di Taormina, dove, secondo l’accusa, vi fu l’induzione alla prostituzione da parte di Emilio Fede a Ruby.

Legittimo impedimento per Mills e Ruby

Governo, Pdl e gli avvocati di Berlusconi, domani avvieranno l’attacco per riprendere l’iniziativa politica sulla giustizia, contro la magistratura di Milano, dando un nuovo impulso al ddl intercettazioni e proponendo riforme costituzionali del Csm con separazione delle carriere.

Inoltre gli avvocati del premier dovranno scegliere anche la strategia difensiva nel processo Ruby, oltre a quelle per i processi Mills, Mediatrade e Mediaset.

Nicole Minetti interrogata ieri a Milano

Nella giornata di ieri, Nicole Minetti, la consigliera regionale del Pdl indagata nel caso Ruby per favoreggiamento della prostituzione, è stata interrogata per tre ore in procura a Milano.

La Minetti, ritenuta una delle organizzatrici delle feste nella residenza di Arcore di Berlusconi, che è indagato per la prostituzione minorile della marocchina Ruby, ha risposto domenica pomeriggio alle domande dei pm Ilda Boccassini e Antonio Sangermano.

Berlusconi lite in diretta tv con Lerner

Ieri sera, verso mezzanotte, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi è intervenuto in diretta telefonica alla trasmissione “L’Infedele” di Gad Lerner in onda su La7. Il premier ha chiamato dicendo di essere stato invitato a sintonizzarsi sull’Infedele.

Berlusconi ha subito attaccato il programma, parlando di trasmissione disgustosa, con una conduzione spregevole, turpe, ripugnante, parlando addirittura di un postribolo televisivo.

Caso Ruby: Berlusconi non si presenterà dai pm

Oggi, gli avvocati Piero Longo e Niccolò Ghedini, difensori di Silvio Berlusconi, invieranno una memoria difensiva ai pm che si stanno occupando del caso Ruby, nella quale verrà spiegato perchè secondo loro la Procura di Milano non è competente a indagare sulla questione.

Saranno dunque descritte anche le motivazioni per le quali il premier non si presenterà come da invito ricevuto, ma andrà davanti al suo giudice naturale.

Caso Ruby oggi atti alla Camera

Oggi ci sarà l’apertura del plico inviato venerdì scorso alla Giunta per le autorizzazioni a procedere della Camera che contiene gli atti relativi all’indagine Berlusconi-Ruby.

Nel plico non è presente solo il decreto che chiede il via libera per perquisire l’ufficio di Giuseppe Spinelli, il braccio destro del premier, ma ci sono anche le fonti di prova che secondo quanto sostiene l’accusa, proverebbero appunto che Berlusconi non ha solo commesso il reato di concussione ma anche quello di prostituzione minorile per presunti atti sessuali con Ruby.