L’incontro Letta – Berlusconi

L’incontro tra Letta e Berlusconi c’è stato e sembra essere andato bene. In effetti non si trattava di un semplice incontro di rito o ciclico che si tiene tra il presidente del Consiglio di un governo di unià nazionale e il leader indiscusso del centrodestra che pur senza comparire all’interno del governo ne è indiscutibile uomo ombra. Ombra fino a un certo punto a dire il vero. E non si è trattata di un incontro come tutti gli altri per una serie di ragioni: di certo per la gravità del momento storico che stiamo vivendo, per la rilevanza dei temi all’ordine del giorno ma, in primo luogo, perché ha seguito di meno di 24 ore la condanna a sette anni e interdizione perpetua (non è una sentenza definitiva) di Berlusconi nel processo Ruby.

Rubygate, la reazione di Berlusconi

La notizia di apertura della larga maggioranza dei giornali e dei siti di informazione di oggi, se non della totalità, è, in maniera più che intuibile la condanna di Silvio Berlusconi nel processo Ruby. Ovviamente, quasi tutti noi conosciamo gli antefatti, abbiamo seguito con dosi differenti di interesse le vicende processuali e giudiziarie in senso stretto che hanno coinvolto l’ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi negli ultimi anni. E, si sapeva, o meglio, si immaginava, che fosse questo mese un periodo caldissimo per il leader del Popolo della Libertà e della coalizione di centrodestra chiamato in giudizio ieri nel processo Ruby (sentenza non definitiva) e tra poco nel processo Mediaset (sentenza questa volta definitiva- leggi anche: Legittimo impedimento respinto il ricorso di Berlusconi).

Rubygate, Minetti in aula

Nuova puntata nel processo Ruby. A conti fatti non si tratta di un appuntamento ufficiale, o meglio, non si tratta di una giornata di udienza prevista e fissata a suo tempo all’interno del calendario giudiziario da parte degli uffici competenti del Palazzo di Giustizia di Milano. Oggi è il turno di Nicole Minetti che si è presentata sua sponte dinanzi agli inquirenti per rendere a chi la interrogava una deposizione spontanea. C’è da notare che tale deposizione spontanea è arrivata poco dopo la richiesta di condanna per Nicole Minetti e gli altri imputati, ma, a noi, in questo momento, interessa analizzarne i contenuti.

Il legittimo impedimento al processo Mediaset

Si avvicinano nuove e pesantissime scadenze per l’ex presidente del Consiglio e attuale leader del Popolo della Libertà e della coalizione di centrodestra Silvio Berlusconi. Non si tratta questa volta di scadenze elettorali, di sostenere in modo diretto un qualche suo candidato di centrodestra né tanto meno delle chiacchiere sul presidenzialismo. Questa volta si tratta di due appuntamenti in tribunale che, forse, mai come prima, potrebbero dare un indirizzo molto forte al prosieguo della vita politica di Berlusconi e quindi, per forza di cose, anche del nostro Paese.

Ruby, la requisitoria dell’accusa

Nuova puntata oggi al Palazzo di Giustizia di Milano per quanto riguarda il Rubygate. O meglio, per essere precisi, oggi non c’è stata nessuna udienza in merito all’iter processuale di quel filone di indagini che viene dai cronisti di tutti Italia sintetizzato come il Rubygate. Di fatto per Rubygate di solito si fa riferimento al processo che vede principale imputato l’ex presidente del consiglio e attuale leader del Popolo della Libertà e della coalizione di centrodestra Silvio Berlusconi. Quel processo insomma, per intenderci, cui vanno ascritte le ultime dichiarazioni rese da Ruby volte a ritrattare tutte le precedenti deposizioni (leggi: Processo Ruby: il giorno di Karima).

Rubygate: i prossimi appuntamenti

Continua il processo Ruby in cui il principale imputato rimane l’ex presidente del Consiglio, attuale leader del Popolo della Libertà e guida della coalizione del centro destra Silvio Berlusconi. Ad onor del vero al banco degli imputati siedono anche l’ex agente delle star Lele Mora e il giornalista ed ex direttore del telegiornale di Rete4 Emilio Fede. La vicenda giudiziaria che coinvolge in questa occasione Silvio Berlusconi segue di pochi giorni le vicende legate al processo Mediaset dove il cavaliere, imputato per frode fiscale nell’acquisizione di diritti tv, è stato condannato in secondo grado (leggi: Berlusconi condannato nuovamente in appello).

Berlusconi ricoverato: processo Ruby sospeso

Periodo difficile per l’ex Capo del governo Silvio Berlusconi. Dopo il brillante risultato elettorale, infatti, nelle settimane immediatamente successive alle operazioni di spoglio, il leader del Pdl ha iniziato, o meglio, è tornato ad essere al centro della cronaca giudiziaria italiana. Tanti gli appuntamenti al Palazzo di Giustizia di Milano e tante scadenze concentrate in questi giorni: Rubygate, Mediatrade e le vicende relative alle intercettazioni Fassino – Consorte (leggi: Berlusconi condannato per l’intercettazione di Consorte e Fassino). A tutto ciò si aggiungono i problemi di salute.

Rubygate: la requisitoria dell’accusa

La requisitoria del pm Antonio Sangermano nel filone del processo Rubygate è stata pronunciata poche ore fa, eppure le parole della pubblica accusa risuonano ancora in modo veemente ed estremamente deciso nei corridoi del Palazzo di Giustizia di Milano. Non si tratta di toni enfatici propri dell’immediato periodo post elettorale, si tratta, piuttosto, di contenuti nuovi che il pm rovescia sul banco degli imputato. Contenuti nuovi e vecchi al tempo stesso potremmo dire, perché, nei fatti, sono riconfermate tutte le accuse.

Rubygate: sentenza dopo il voto

Il processo Ruby non viene sospeso, ma l’iter si allunga e la sentenza non verrà emessa in campagna elettorale. Quindi la richiesta del collegio di difensori di Berlusconi è stata respinta, ma il calendario delle udienze appena stilato individua nel 4 marzo, quindi dopo le elezioni, la lettura della sentenza. Una decisione che accontenta tutti, nei fatti, ma nessuno a parole.