Anche la Francia dice no al nucleare

Sembra incredibile, ma adesso anche la vicina Francia sta ritrattando sull’energia nucleare a fronte del disastro di Fukushima dell’11 marzo scorso.
Nel paese che sembrava essere il baluardo del nucleare, dove l’energia prodotta con la fusione dell’atomo è un affare irrinunciabile, sembra che qualcosa si stia muovendo in favore di energie più pulite.
Dopo lo stop della Germania al nucleare, ora sembra la volta della Francia in quanto i socialisti (che sempre si sono schierati a favore delle centrali) stanno finalmente cambiando la posizione in merito.

Sarkozy non molla sulla questione Rom

Prosegue il dibattito tra Francia e Commissione Europea sulla questione dell’espulsione dei Rom, attuata dal governo Sarkozy, e appoggiata in pieno anche dal premier Silvio Berlusconi.

Al vertice Ue a Bruxelles ci sarebbe stato un duro scontro verbale tra Nicolas Sarkozy ed il presidente dell’esecutivo europeo Josè Manuel Barroso. Tuttavia il presidente francese ha smentito l’accaduto, dichiarando come non ci sia stato nessuno scambio eccessivo o violento tra le due parti.

Via libera alle centrali nucleari in Italia

Solo ieri avevamo parlato di una intervista al quotidiano francese Le Figaro nel quale il premieri italiano Silvio Berlusconi elogiava i successi del proprio governo al fine di riaprire molti cantieri chiusi dalla sinistra che potrebbero aumentare le rese del nostro sistema dei trasporti verso il resto d’Europa tra cui anche la linea Torino-Lione per la quale Berlusconi ha ribadito un secco si al piano di attuazione.

Via libera al corridoio 5 Torino-Lione

Mancano poche al vertice Italo-Francese nella capitale italiana all’interno del quale si parlerà di economia, crisi, alleanze e trasporti.

Il premier italiano Silvio Berlusconi precisa durante una intervista al quotidiano francese Le Figaro che il precedente governo Prodi, per colpa di falsi ideali ambientalisti, ha dovuto chiudere diversi cantieri utili ad aumentare l’efficienza dei trasporti pubblici e commericiali dell’Italia verso il resto dell’Europa.