Il patto di non belligeranza tra Monti e Bersani contro Berlusconi

 Siamo entrati nel vivo della campagna elettorale, manca poco più di un mese per il tanto sospirato voto del 24-25 febbraio che nella migliore delle ipotesi restituirà un governo all’Italia che per ora resta a galla senza nessuna guida essendo il governo Monti di fatto sfiduciato e dimissionario. L’attuale legge elettorale però obbliga la coalizione vincente a stravincere anche al Senato sopratutto in regioni come Lombardia, Campania e Sicilia, questo potrebbe compromettere la stabilità del nuovo Governo che si andrà a formare.

Elezioni 2013. Il PDL prepara le liste, in Campania c’è Cosentino

 Ancora non sono state ufficializzate le liste del PDL ma già vengono fuori i nomi più illustri che verranno candidati nelle prime posizioni in ogni regione. Fanno discutere alcune candidature scomede al partito sopratutto in termini di immagine ma con i tempi serratissimi non importa più la qualità ma la quantità di voti che si riescono ad imbarcare sopratutto per la corsa al Senato, dove l’obiettivo diventa a questo punto il “pareggio”, come accadde nel 2006 con il governo Prodi che vinse a palazzo Madama per pochi voti e quindi ottenne pochissimi seggi utili per governare in maniera stabile.

Berlusconi cerca l’intesa con la Lega per riconquistare il 40% del 2008

 Il cavaliere resta ottimista e in un’ ultima intervista telefonica al Tg5 racconta le sue convizioni e la sua strategia. L’allenza con la Lega resta imprescindibile anche se fino ad ora non c’è nulla ancora di ufficiale. L’obiettivo di Berlusconi è chiudere l’alleanza con il carroccio al più presto e puntare insieme a quel 40% che nel 2008 lo riconfermò premier dopo la breve parentesi di Prodi. Berlusconi è convinto di poter recuperare consensi anche se non nasconde un po’ di nervosismo per la salita in campo di Monti che in un certo qual modo toglierà molti voti al PDL.

Berlusconi da Barbara D’Urso promette mai più Imu

 Domani è fissata la scandenza della seconda rata dell’imposta sugli immobili, reitrodotta dal governo Monti sotto il nome di Imu. Berlusconi nel 2008 promise l’abolizione dell’Ici e vinse, oggi ospite da Barbara D’Urso a Domenica Live ripete la stessa identica promessa affermando che l’attuale Imu è una patrimoniale sulle case che va assolutamente abolita, secondo l’ex premier non dovrebbero esistere imposte sulla casa che rappresenta il pilastro di ogni famiglia.

Italia ipotesi Berlusconi candidato premier i sondaggi sono negativi

In questi giorni non si fa altro che commentare la ridiscesa in campo di Silvio Berlusconi. All’annuncio lo spread sale, i titoli finanziari scendono, i quotidiani internazionali invitano ad un ripensamento e vanno giù pesante nel ricordare gli anni del berlusconismo. In Italia si accende il dibattito, molti hanno accolto con giubilo la decisione del Capo, altri e non solo gli appartenenti alla classe politica avversa hanno reagito con molto meno entusiasmo invitando il cavaliere a fare quel fatidico passo indietro.

Effetto Berlusconi chiude in negativo piazza affari spread a 350

 Il dopo Monti impensierisce e non di poco i mercati. Stamane ci si aspettava la caduta di molti titoli a piazza affari compreso quelli bancari, nello specifico il FTSE MIB cede oltre il 3,8% . In caduta sopratutto i titoli delle banche, in testa Banco Popolare, Mps, Mediolanum, Banca Popolare di Milano, Unicredit e Intesa Sanpaolo e durante la mattinata tutti i titoli bancari che erano in forte perdita sono stati sospesi.

Berlusconi torna la stampa internazionale accoglie cosi la notizia

 Una cosa è certa l’unico che riesce ancora a destabilizzare tutto, equilibri politici nazionali e internazionali, i mercati finanziari e lo stesso suo partito è indubbiamente il leader maximo Silvio Berlusconi. In questi giorni l’annuncio improvviso della sua ricandidatura alla veneranda età di 76 anni crea problemi alla tenuta del governo Monti, fa impennare lo spread e mette a sedere nuovamente in panchina il povero segretario del PDL Angelino Alfano.

Al Senato nuovo no alla riforma della legge elettorale

Dopo l’ennesima rottura delle trattative tra PD e PDL al Senato, si allontana sempre di più la possibilità di poter andare al voto con una legge elettorale che restituisca ai cittadini il potere di scegliere i propri rappresentanti.  L’attuale legge, definita “Porcellum” a ragion veduta, non lega in alcun modo il cittadino al proprio candidato, anzi permette ai partiti di presentare liste progettate a tavolino, problema che sarebbe superato se si reintroducessero le preferenze.

PDL in senato nuova legge ad personam per un quarto grado di giudizio

Attraverso un emendamento al decreto sviluppo i senatori del PDL cercano di inserire nell’ordinamento giuridico un “quarto grado” di giudizio con effetto retroattivo che quindi possa interessare anche processi già terminati. In Italia ufficialmente i gradi di giudizio sono tre, infatti abbiamo: tribunale (1° grado) – appello (2° grado) – cassazione (3° grado).