La corte costituzionale ha accolto favorevolmente il ricorso del Quirinale, sul conflitto di attribuzione contestato alla Procura di Palermo, riconoscendo che non spettava alla Procura valutare la rilevanza o meno delle intercettazioni né il decidere sulla loro distruzione o meno ai sensi dell’articolo 271 del codice di procedura penale.
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