I Comuni del Sud pagano più tasse di quelli del Nord

L’Associazione per lo Sviluppo dell’Industria nel Mezzogiorno, la famosa SVIMEZ che da sempre si distinguerebbe per la realizzazione di alcune davvero molto interessanti indagini statistiche, sicuramente molte delle quali degne della massima nota, avrebbe recentemente pubblicato un accurato ed approfondito studio grazie al quale evidenzierebbe non solo come i cittadini dei piccoli, medi e grandi Comuni del Sud Italia siano, tra tutti i cittadini italiani, quelli a pagare il maggior numero di tasse e tributi locali in assoluto bensì anche, e soprattutto, come tutti cittadini italiani, per lo meno negli ultimi venti anni, siano stati letteralmente truffati dalle proprie amministrazioni comunali.

Le tasse non bastano

Vi sarebbe oggi da segnalare come le tasse, e le numerose e nuove imposte introdotte nell’ordinamento italiano dal Governo Monti, non siano per il momento bastate a risanare i conti pubblici e come, nonostante la spending review stia già cominciando a dare i propri primi benefici frutti, all’appello mancherebbero ancora ben 3,5 miliardi di euro.

Ecco quanto costerà (davvero) la nuova IMU

La campagna di informazione e sensibilizzazione, promossa nei giorni scorsi dall’Associazione Nazionale Comuni Italiani tutta, sul delicato tema dell’eccessivo costo e della sostanziale inutilità della nuova Imposta Municipale Unica che, in pochissimi casi, potrebbe davvero arrivare a favorire ed ad avvantaggiare i comuni italiani, nonché, naturalmente, il desiderio di rivolta e sciopero fiscale in più occasioni espresso dalla Lega Nord, avrebbero letteralmente spaventato il Governo Monti che, grazie al sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze Vieri Ceriani, avrebbe ribadito ai propri detrattori grazie alla pubblicazione di un’interessante tabella comparativa grazie alla quale sarebbe davvero possibile intuire come la nuova Imposta Municipale Unica possa veramente essere di gran lunga inferiore alla vecchia Imposta Comunale sugli Immobili.

Corto circuito documento di programmazione economica e finanziaria

Il Documento di Programmazione Economica e Finanziaria, altrimenti noto come DPEF o, molto più semplicemente, DEF, recentemente varato, in considerazione del quadriennio 2012 – 2015, dal Governo Monti, potrebbe rappresentare un vero e proprio corto circuito ai danni dell’Italia intera poiché il binomio, sbandierato quale necessario, buono, efficiente ed efficace dal Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Monti, tra rigore prima e crescita poi potrebbe non concretizzarsi affatto secondo le intenzioni dell’attuale esecutivo che, più che avere chiaramente delineato un programma di crescita sul lungo periodo, necessario alla fondamentale riduzione delle imposte che, entro il prossimo triennio, potrebbero passare dal 42,5% del 2011 al 45% previsto a partire dal 2012, avrebbe il proprio orizzonte limitato al raggiungimento del necessario, ma tutt’altro che decisivo o fondamentale, pareggio di bilancio che, a causa dei risicatissimi tempi tecnici a disposizione dello Stato, sarebbe possibile, in maniera pressoché esclusiva, solamente grazie alle attuali manovre di aumento delle tasse e del rigore nella gestione della spesa pubblica.

Nuova imposta di scopo dei comuni italiani

Il 2012, abbiamo già avuto numerosissime occasioni per ribadirlo, sarà, con ogni probabilità, uno dei peggiori anni tra tutti quelli che sarebbero stati caratterizzati dalla crisi economica dovuta, in origine, al collasso finanziario del colosso bancario Lehman Brothers.

Approvazione decreto fiscale e chiarimenti versamento IMU

L’emendamento al decreto fiscale del relatore del Popolo della Libertà Gianfranco Conte, presentato alla Camera dei Deputati ed approvato, come certamente saprete, nella giornata di ieri dalla Commissione Finanze, avrebbe definitivamente introdotto nell’ordinamento italiano la possibilità, paventata sin da inizio anno, che l’Imposta Municipale Unica, sulla quale ancora molta chiarezza bisognerà fare, venga versata in tre distinte rate.

Emma Marcegaglia conferma la necessità di ridurre le tasse

Obiettivo primario del Governo Monti, così come di tutte le istituzioni locali e nazionali, dovrebbe essere la riduzione delle tasse nonché delle imposte piuttosto che dei tributi che, purtroppo, finisco costantemente per incidere, in maniera quanto mai negativa, sulle capacità economico-finanziarie di imprese e famiglie che, in questo modo, non riesco ad investire o a spendere nella più adeguata delle maniere.

I cartoni animati dell’Agenzia delle Entrate

Fisco Oggi, rivista telematica ufficiale dell’Agenzia delle Entrate (agenziaentrate.it) raggiungibile all’indirizzo internet fiscooggi.it, avrebbe da alcuni giorni cominciato a produrre, ed ovviamente pubblicare sul proprio sito web ufficiale nonché sul proprio canale Youtube (youtube.it/fiscooggi), alcuni utili ed esaustivi cartoni animati.