La riduzione del debito pubblico

Il debito pubblico italiano sta crescendo in maniera costante e quasi non ce ne si rende conto. Nel senso che ormai il calcolo del debito pubblico e le notizie ad esso inerenti non rappresentano neanche più motivo di grosso interesse se non per quanto riguarda gli addetti ai lavori o un’analisi specifica dei parametri dell’economia nazionale del nostro Paese. Fatto sta che si tratta di una problematica atavica del nostro Paese cui non sembra esserci ancora una soluzione: la più recente rilevazione in materia di debito pubblico è di fine aprile e segna 2.041,3 miliardi di euro.

L’Ue autorizza più flessibilità per l’Italia

Buone notizie per quanto riguarda il presidente del Consiglio Enrico Letta, il nostro governo di unità nazionale e, in senso lato, per quanto riguarda il nostro Paese. Si tratta di buone notizie che provengono dall’Unione Europea, precisamente da una comunicazione della Commissione Europea e che riguardano la nostra politica economica a breve e a medio termine essendo quella della Commissione Europea una vera e propria autorizzazione a procedere in un modo più permissivo che si potrebbe rivelare assai utile alla situazione economica del nostro Paese che al momento rimane sempre preoccupante.

La politica monetaria della BCE

Mai come nella scorsa settimana e in quella appena cominciata le vicende di politica interna del nostro Paese si intrecciano a doppio filo con quelle dell’Unione Europea. Potremmo quasi prendere ad esempio gli ultimi giorni del nostro governo e del nostro dibattito politico per intavolare una qualsiasi discussione sui rapporti che ci sono tra uno Stato Membro e l’Unione europea perché in rapida successione abbiamo parlato di bollettino della Banca Centrale Europea, di obblighi derivanti dai trattati, del Fiscal compact e anche di altro. E, in tutti questi casi, abbiamo sottolineato come le vicissitudini italiane siano ormai inscindibili da quelle europee.

Berlusconi, l’Iva e l’Ue

Ancora una volta la politica interna del nostro Paese si intreccia sempre di più con il mondo della politica comunitaria e con le regole proprie che determinano il funzionamento dell’Eurozona. In effetti, a ben guardare, questa volta sul tavolo delle trattative vi sono due argomenti caldi come si è soliti dire in occasioni del genere, vale a dire la riforma dell’Iva e i tentativi di congelarne l’aumento e i vincoli di bilancio nel rapporto deficit/pil propri dei trattati comunitari in generale e del Fiscal compact in particolare. E su questo terreno si inseriscono i contrasti tra Berlusconi e Letta.

Legge europea vincolante banda larga

Qualcosa si sta muovendo a livello di Unione Europea per uniformare la diffusione delle recenti tecnologie a tutte le popolazioni.

La Commissione Europea ha dato il via ad una consultazione pubblica per trovare il migliore approccio per garantire a tutti i cittadini della UE la disponibilità dei servizi di telecomunicazione di base.

Ad oggi le norme che regolamentano questo settore risalgono al 2002, quando Internet come lo conosciamo ora (banda larga) non era ancora così diffuso, infatti le norme si riferiscono quasi totalmente alla sola telefonia.

Normativa UE limite bollette internet roaming

Entra in vigore una normativa dell’Unione Europea che fissa un limite massimo di spesa per le connessioni ad Internet in roaming tramite PC o telefoni cellulari/smartphone. L’intenzione della UE è quella di mettere un freno alle mega bollette degli operatori telefonici.

La disposizione comunitaria prevede che gli operatori offrano ai clienti un meccanismo per evitare di superare un tetto di spesa mensile pari a 50 euro.

La nuova normativa verrà attuata in due tranche: dall’1 marzo al 30 giugno saranno gli utenti a dover chiedere ai propri operatori il controllo delle spese durante la navigazione.

Direttive UE approvate dal Cdm su Iva, bilanci e partecipazioni

E’ arrivato il Sì del Consiglio dei Ministri nei giorni scorsi, che da il via a procedere per attuare una serie di decreti legislativi di direttive comunitarie di tema fiscale e finanziario, adottando le direttive dell’Unione Europea su Iva, bilanci e partecipazioni.

2008/8 materia di territorialità delle prestazioni di servizi, con lo scopo di risolvere il problema dell’assolvimento dell’Iva in uno Stato membro diverso da quello di stabilimento del committente.

2006/43 riordino delle revisioni legali dei conti annuali e dei conti consolidati, svolti secondo standard comunitari.