Mario Monti in missione a Bruxelles

Oggi Mario Monti ha fatto il suo debutto a Bruxelles in qualità di Presidente del Consiglio.
Nel suo primo intervento ufficiale il Premier ha voluto sottolineare la totale condivisione da parte del Governo italiano delle misure chieste dall’Europa per uscire dalla crisi, misure che, ha precisato Monti, dovevano essere prese già da tempo, rassicurando i rappresentanti dei paesi dell’Unione che ci sono le condizioni perché l’Italia affronti in maniera “incisiva” la sfida delle riforme.

Video di Iacchetti su Facebook

La giornata politica di ieri è stata caratterizzata, oltre che dal commento sui dati Istat in merito alla disoccupazione record in Italia, anche dalla polemica tra le istituzioni ed Enzo Iacchetti.

Lo storico conduttore di Striscia la Notizia, infatti, con un atto assolutamente autonomo ed indipendente dalla testata giornalistica per la quale lavora, avrebbe postato, sulla propria pagina ufficiale di Facebook, un video molto critico nei confronti del ministro Brunetta (attualmente a capo del dicastero per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione) e del ministro La Russa (attualmente a capo del dicastero della Difesa).

L’Unione Europea conferma il giudizio sull’Italia

Il serio programma di risanamento delle finanze, così è stato definito da più fronti,  il decreto legge 13 agosto 2011 n° 138, messo in piedi dal governo italiano per cercare di ottenere il pareggio di bilancio nel 2013, obiettivo dichiarato tutt’altro che ambizioso e facilmente realizzabile, non ha consentito al nostro Paese di non venir declassato prima da Standard&Poor’s e poi da Moody’s.

MOODY’S HA DECLASSATO L’ITALIA

La Grecia fuori dall’euro per salvare l’Europa

Sempre più leader politici, in tutta Europa e a vari livelli, considerano l’eventuale ritorno della Grecia alla dracma un’ipotesi tutt’altro che remota.

L’ondata di consensi ottenuta da Tino Soimi, leader populista del partito Veri Finlandesi (che propugna la separazione della propria nazione dall’Europa unita) che per primo avrebbe sostenuto come i paesi più ricchi del vecchio continente non dovrebbero salvare gli imbroglioni greci (espressione colorita ma che ben evidenzia l’esasperazione per una situazione di stallo che, dovesse rompersi l’equilibrio, potrebbe trascinare con sé almeno Portogallo, Spagna e Italia senza considerare la colossale esposizione delle banche francesi nei confronti del debito greco), è stata risoluta ed incondizionata.

LA CRISI DELLA GRECIA COLPISCE LE BANCHE FRANCESI

Merkel dice che l’Italia intervenga sui conti pubblici

Nonostante sia stata approvata dal Governo la Manovra Finanziaria 2011, in cui l’obiettivo è di cercare di risaneare il debito pubblico, oggi arriva un monito dalla Germania che esorta l’Italia ad intervenire sui conti pubblici.

Il cancelliere tedesco Angela Merkel ha detto che l’Italia deve essere in grado di dimostrare di affrontare nel modo corretto le riforme di bilancio atte a restituire fiducia agli altri stati dell’Unione.

Controlli nucleari sulle centrali europee

Anche oggi si continua a parlare di nucleare perchè, anche se ormai sono passati quattro mesi dal disastro di Fukushima, diversi stati al mondo stanno cercando delle soluzioni alternative all’energia nucleare.
In particolar modo la Commissione Europea ha avviato all’inizio di giugno i controlli per valutare la sicurezza degli impianti nucleari che si trovano all’interno dell’Unione Europea.

Summit tra Berlusconi, Tremonti e Bossi nella notte

Ormai la Destra non sa più che cosa fare per risollevarsi dalla cocente sconfitta delle recenti elezioni amministrative e così i vertici tra i vari partiti che la compongono sono all’ordine del giorno.
E così dopo il vertice che si è tenuto lunedì scorso ad Arcore, Tremonti, Berlusconi e Bossi si sono incontrati una seconda volta nella notte di ieri per un summit a sorpresa che è durato tre ore circa.
In queste tre ore si è parlato di un possibile taglio delle tasse, o meglio, un modo per dare un nuovo impulso all’economia che è ancora in crisi, soprattutto dopo che la Commissione Europea martedì ha espresso delle accorate raccomandazioni affinchè l’Italia, in vista della legge finanziaria del 2012, vari nuovi interventi strutturali per poter entrare nei margini stabiliti entro ottobre.

Crisi Portogallo aiuti dall’Unione Europea

Da molti mesi il Portogallo è vittima di una forte crisi finanziaria, ma ha cercato di tenere duro per uscirne senza dover chiedere aiuto all’Unione Europea, ma alla fine ha dovuto cedere e qualche giorno fa il governo portoghese ha chiesto un prestito a Bruxelles.
In piena campagna elettorale, mentre la gara è ancora aperta, il Portogallo ha chiesto aiuto all’Europa che però sembra rispondere no alla richiesta; il presidente dell’esecutivo di Bruxelles, José Manuel Barroso ha espressamente dichiarato il suo dissenso in favore di un aiuto economico al Portogallo e ha chiesto alle autorità di quel paese di mostrare il senso di responsabilità per affrontare a testa alta la crisi che li ha coinvolti.

Clandestini in Italia parla Napolitano

Giorgio Napolitano, appena rientrato da Budapest, ha letto le dichiarazioni dei politici in merito alle risposte dell’Unione Europea relative al decreto appena varato in materia di emergenza immigrazione e si è detto molto preoccupato.
Infatti se prima il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, aveva dichiarato che se l’UE non è in grado di aiutare l’Italia a far fronte alla difficile crisi dell’immigrazione, è meglio che permetta al nostro paese di uscire dall’Unione; dopo si è unito il ministro dell’Interno Roberto Maroni che ha detto alla Francia di non aderire al trattato di Schengen se non vuole prendersi la responsabilità di accogliere i migranti provenienti dalla Tunisia, che vogliono entrare nel paese.

Regolamentazione rete Telecom da Unione Europea

Arriva direttamente dalla Commissione Europea l’orientamento sulla condivisione dei cavidotti di Telecom Italia con gli altri operatori di telefonia.

Secondo queste prime ipotesi, Telecom Italia dovrebbe condividere obbligatoriamente le proprie linee, consentendone l’accesso agli altri carrier, anche alla cosiddetta fibra spenta.

Legge europea vincolante banda larga

Qualcosa si sta muovendo a livello di Unione Europea per uniformare la diffusione delle recenti tecnologie a tutte le popolazioni.

La Commissione Europea ha dato il via ad una consultazione pubblica per trovare il migliore approccio per garantire a tutti i cittadini della UE la disponibilità dei servizi di telecomunicazione di base.

Ad oggi le norme che regolamentano questo settore risalgono al 2002, quando Internet come lo conosciamo ora (banda larga) non era ancora così diffuso, infatti le norme si riferiscono quasi totalmente alla sola telefonia.