Berlusconi contestato nelle celebrazioni per l’Unità d’Italia

Ieri, a margine delle celebrazioni per il 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia, Berlusconi è stato contestato, a partire dal Museo della Repubblica Romana al Gianicolo. All’uscita, il presidente del consiglio è stato accolto da fischi e cori, dopo che invece il pubblico aveva salutato il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

Invece all’Altare della Patria Berlusconi era stato accolto da una piccola folla, occasione che il premier ha sfruttato per dire “Vado avanti, rimango per difendermi“, e “Vado avanti, certo. Non lascio il paese in mano ai comunisti“.

Unità d’Italia: 17 marzo 2011 festa nazionale

Per celebrare nel migliore dei modi i 150 anni dell’Unità d’Italia, per il 2 giugno prossimo, festa della Repubblica, sono stati invitati a Roma i capi di Stato dei 26 Paesi dell’Unione europea, degli Usa, della Russia e dei Paesi in cui le comunità italiane sono più radicate, come l’Argentina, il Brasile e l’Uruguay.

Questa decisione è stata presa ieri insieme dalla Presidenza della Repubblica e la Presidenza del Consiglio, che hanno voluto chiamare oltre ai capi di Stato dei 26 Paesi dell’Unione europea, degli Usa e della Russia anche quelli dei Paesi in cui ci sono le comunità italiane più numerose, più radicate e più legate all’Italia.

150 anni Unità d’Italia, iniziano le celebrazioni

Oggi sono iniziati ufficialmente i festeggiamenti per i 150 anni dell’Unità d’Italia, proprio da Reggio Emilia, città dove ha avuto i Natali il Tricolore.

Il 7 gennaio del 1797 la bandiera tricolore fu adottata per la prima volta in assoluto proprio a Reggio Emilia, come vessillo della Repubblica Cispadana.