Una protesta, pacifica, organizzata nel giorno del rinnovo della fiducia al governo che, come abbiamo già avuto modo di analizzare, secondo molti analisti non avrebbe più i numeri per guidare il Paese con forza e tranquillità, si sarebbe infatti trasformata, per motivi ancora ignoti, in una serie di scontri, assolutamente violenti ed incontrollabili, che avrebbero coinvolto i manifestanti, un gruppo di non meglio precisati infiltrati, da alcuni definiti Black Bloc, da altri fascisti, da altri ancora appartenenti a centri sociali e affini, e le forze dell’ordine.
voto fiducia
Berlusconi allargamento ai deputati delusi
Durante la prima intervista della giornata, nel corso della Telefonata con Maurizio Belpietro, il premier ha detto che il terzo polo non ha più grandi prospettive dopo il voto di ieri, ed ha ribadito che si è trattato di una vittoria politica, non solamente numerica come invece vogliono descriverla i finiani (“con soli tre deputati di vantaggio non si va da nessuna parte”).
Berlusconi ottiene la fiducia e chiude le trattative col Fli
Il premier ha parlato di una vittoria certamente politica, e non vuole sentire parlare di vittoria numerica, come definita da Gianfranco Fini.
Fiducia si va alla conta alla Camera
In seguito alle dichiarazioni di voto, i senatori sfilano sotto i banchi della presidenza per pronunciare il loro sì o no all’esecutivo Berlusconi.
Bossi rilancia le elezioni
Il premier ha lanciato un appello ai moderati affinchè si possa creare un nuovo patto di legislatura con le forze moderate, rispettando la volontà degli elettori espressa nel 2008, però il presidente del Consiglio è anche andato oltre, dicendosi disposto ad allargare fin da subito la squadra di maggioranza.
Berlusconi patto di legislatura con i moderati
Secondo il pensiero del premier l’Italia in questo momento non ha bisogno di una crisi al buio, comunque chi vota contro la maggioranza tradisce il mandato ricevuto dagli elettori.
Fli conferma sfiducia al governo
Viene confermata la linea di Fli in merito al voto di fiducia alla Camera del prossimo 14 dicembre.
Camera chiusa una settimana prima della fiducia
Dunque la Camera rimarrà chiusa per una settimana, come deciso dalla conferenza dei capigruppo di Montecitorio su richiesta del Pdl, con approvazione anche da parte di Fli, mentre hanno votato contro Pd e Udc, che lamentano che in questo modo slitta tutto ciò che era in calendario in questo periodo, come per esempio la mozione di sfiducia al ministro Sandro Bondi.