L’Italia, che nel rapporto della Global Information Technology Report continua a sprofondare in classifica (dal 45° al 48° posto), ha assoluto bisogno di una diffusione ampia della banda larga e per fare questo servono chiaramente investimenti e progetti in tal senso.
Ennio Lucarelli, delegato di Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici, commenta il rapporto pubblicato a Ginevra dal World Economic Forum, con l’assoluta necessità di evoluzione per il nostro paese, ancora molto indietro da questo lato.
La banda larga è stata oggetto di discussione anche dei programmi elettorali: Renata Polverini, neopresidente della Regione Lazio, ha promesso grande attenzione per lo sviluppo del broadband, come supporto alle attività della Regione. Il progetto dovrebbe sostenere tutti coloro che lavorano e risiedono in quelle aree ancora scoperte (periferie, zone rurali, comunità montane).
Roberto Formigoni ha ricordato i 63 milioni di euro già investiti per portare la banda larga ad almeno 2 Mbps a quasi tutta la Lombardia. Formigoni promette che a fine legislatura il 50% del territorio lombardo potrà contare sull’ultra broadband.
Le promesse sono sempre molte, vedremo questa volta come andrà a finire.