Nonostante i rincari dovrebbero essere di massimo il 25%, si registrano già alcuni casi limite in cui ci sono aumenti superiori.
L’Anas quindi deve autofinanziarsi, e per farlo andrà direttamente ad aumentare il costo dei pedaggi, a tutto sfavore degli automobilisti.
Da oggi è attivo un aumento di un millesimo di euro al chilometro per le auto e tre millesimi per i mezzi pesanti, con aumenti compresi tra l’1,5% ed il 5%.
Oltre a questi aumenti c’è anche da segnalare la maggiorazione forfettaria di uno o due euro che serve per fare pagare i tratti gestiti dall’Anas che finora erano gratuiti.
Dal momento che non tutto è stato preparato in tempo, nei primi periodi si pagherà un obolo nei punti di interconnessione con le tratte gestite dai privati.
Comunque, nonostante i rincari dovrebbero essere di massimo il 25%, si registrano già alcuni casi limite in cui ci sono aumenti superiori.
E’ il caso della tratta Udine-Sud – Trieste che passa da 2,40 euro a 3,10 euro, cioè con un aumento del 29%.