Poiché invece i tedeschi di Lufthansa sarebbero più propensi a valorizzare l’aeroporto lombardo e non a ridimensionarlo..
Poiché invece i tedeschi di Lufthansa sarebbero più propensi a valorizzare l’aeroporto lombardo e non a ridimensionarlo, la conclusione è che il partito di Umberto Bossi sta muovendo tutte le sue pedine perché il famigerato partner straniero che dovrebbe entrare da mesi nell’azionariato della Compagnia Aerea Italiana sia appunto Lufthansa e non Air France.
In realtà CAI è una società privata e dunque nessuna forza politica ha formalmente il potere di ostacolare o favorire le contrattazioni. Ma è anche vero che il Governo si è speso moltissimo per far uscire Alitalia dal tunnel dei debiti e dunque la forza di persuasione informale del centrodestra è comunque notevole.
E se alla battaglia leghista si aggiungono numerose personalità locali del centrodestra, a partire da Roberto Formigoni, reazioni altrettanto risolute arrivano da Roma. Il sindaco Gianni Alemanno definisce “incomprensibili e gravi” le battaglie contro Air France, poiché “nessuno può togliere a Fiumicino il ruolo di hub intercontinentale dell’Italia”.
E a difesa del “Leonardo da Vinci” si schiera anche il governatore laziale Piero Marrazzo, del Partito Democratico, che parla della “vigilia di una battaglia decisiva”.
Se anche il centrosinistra prende posizione, è comunque nella maggioranza che si assiste allo scontro che deciderà le sorti dei collegamenti internazionali di Alitalia. Ad oggi è impossibile fare previsioni su come andrà a finire.