Adiconsum propone una multa di 500 euro per ogni bagaglio perso dalle compagnie aeree

Adiconsum si sta muovendo in prima persona per quello che è un problema sempre in crescita purtroppo, ossia quello che riguarda la perdita dei bagagli da parte delle compagnie aeree, che forniscono un servizio di stiva dei bagagli insufficiente rispetto ad altre nazioni.

Paolo Landi, Segretario Generale Adiconsum, ha dichiarato che questo è un problema da risolvere al più presto, proponendo l’introduzione di una multa da 500 euro per ogni bagaglio perduto, oltre ovviamente a quanto previsto dalla legge per danni materiali e da vacanza rovinata.

Meno morti sulle strade ma più incidenti

Le leggi per la sicurezza stradale introdotte anche in Italia negli ultimi anni iniziano fortunatamente a dare qualche buon segnale, anche se gli standard del nostro paese rimangono anni luce distanti da quelli di altri paesi europei.

I morti da incidenti stradali sono in continua diminuzione, dieci anni fa morivano 6.226 persone l’anno, mentre i dati appena resi noti del 2007 parlano di 5.131 decessi, ben 1.096 vite salvata grazie alle nuove norme.

Adiconsum chiede investimenti per le ferrovie italiane

Adiconsum alza la voce per quanto riguarda il trasporto ferroviario, dove la differenza tra nord e sud si sta facendo sempre più marcata e nonostante le recenti iniziative di Trenitalia (che descriveremo dopo) il servizio rimane comunque scadente in molte parti del nostro paese.

Trenitalia ha da poco dichiarato l’apertura di nuove linee ad Alta Velocità sulle tratte Novara-Milano, Firenze-Bologna, Roma-Milano e Napoli Milano, in questo modo sarà possibile percorrere per esempio un percorso come Napoli-Milano in sole 4 ore e 10 minuti, ma purtroppo le buone notizie finiscono qui.

Aumento pedaggi autostradali

Il primo maggio, giorno della festa dei lavoratori, verranno aumentate le tariffe autostradali in tutt’Italia. Il 30 Aprile infatti scade il decreto legge definito come piano anticrisi e chiude quindi il decreto milleproroghe.

Durante questo periodo le società inserite nell’associazione dei concessionari autostradali non hanno potuto elaborare nessun aumento autostradale.

Sciopero virtuale

Finalmente è arrivato un disegno di legge dal governo che per la prima volta fa un po’ di chiarezza in tutto il reparto degli scioperi lasciati completamente allo sbando. Da ormai qualche anno a questa parte gli scioperi del settore dei trasporti hanno ostacolato quasi esclusivamente l’utente finale e non certo l’azienda.

Quello invece che servirebbe una legge che tutelasse i cittadini dal mancato svolgimento dell’attività dei trasporti. Lo sciopero deve penalizzare solamente l’azienda e non il cittadino che vede nei trasporti un punto di riferimento per viaggi di lavoro e di piacere.

Battaglia fra Malpensa e Fiumicino

La Lega Nord è assolutamente contraria all’alleanza fra la nuova Alitalia e la compagnia transalpina Air France – KLM. Il motivo è molto semplice: poiché per i francesi lo scalo principale è quello di Parigi, essi si battono per evitare che la società italiana assuma come punto di riferimento lo scalo di Malpensa, che finirebbe per fare concorrenza al “Charles De Gaulle” per motivi di maggiore vicinanza geografica in confronto a Fiumicino.

Poiché invece i tedeschi di Lufthansa sarebbero più propensi a valorizzare l’aeroporto lombardo e non a ridimensionarlo, la conclusione è che il partito di Umberto Bossi sta muovendo tutte le sue pedine perché il famigerato partner straniero che dovrebbe entrare da mesi nell’azionariato della Compagnia Aerea Italiana sia appunto Lufthansa e non Air France.

Classifica isole pedonali, poche città a misura di pedone

Ancora una volta la classifica di Legambiente sulla fruibilità pedonale delle nostre città premia le cittadine del Centro-Nord. Bocciate, invece, le metropoli e il Meridione.

L’indagine pubblicata dall’associazione ambientalista prende in considerazione quattro parametri per determinare quanto i diritti dei pedoni, ma anche quelli dei ciclisti, siano tutelati nei nostri centri urbani. Si tratta, in particolare, della vastità delle isole pedonali, delle zone a traffico limitato e delle aree a verde pubblico nonché della lunghezza delle piste ciclabili: ognuno di questi dati, ovviamente, è rapportato al numero degli abitanti e consente di attribuire un punteggio.

Alitalia, molti i punti in sospeso

Sebbene la vertenza sui piloti abbia catalizzato l’attenzione dell’opinione pubblica, in realtà la difficile transazione che vede coinvolte in prima linea Alitalia, CAI, Governo e sigle sindacali deve districarsi fra diverse questioni di cui al momento la soluzione non appare ancora a portata di mano.

Per esempio, deve ancora trovare un definitivo chiarimento la travagliata questione del partner estero, cui dovrebbe essere affidata una quota di minoranza della nuova compagnia, fra il 10 e il 20% dell’azionariato, al fine di conferire solidità e credibilità alla nuova azienda senza togliere quella patente di italianità cui il Governo tiene tantissimo. Non si sa ancora però chi la spunterà nell’eterna lotta fra Lufthansa e Air France; e non si può nemmeno escludere che dal cilindro salti fuori un terzo concorrente ancora nell’ombra.

Prestito-ponte all’Alitalia: una tegola pesante sugli italiani

Mentre gli “scioperi bianchi” avviati spontaneamente da piloti e assistenti di volo stanno paralizzando il traffico aereo, e mentre si attende con preoccupazione il primo sciopero effettivo dei proclamati quindici giorni da parte delle sigle autonome degli stessi lavoratori, sulla travagliatissima questione CAI-Alitalia si abbatte un’altra tegola.

Una tegola che non sorprende nessuno, peraltro, poiché era stata messa in conto ormai da settimane, ma non per questo i suoi effetti sono meno dolorosi. Si tratta della pre-annunciatissima bocciatura da parte della Corte di Giustizia di Bruxelles del cosiddetto “prestito-ponte” pari a trecento milioni di euro che lo Stato aveva fornito a settembre all’Alitalia per continuare a garantire il proprio funzionamento fino al momento del decollo della nuova compagnia.

Ma per le autorità europee il prestito costituisce un illegittimo aiuto di Stato, tale da violare la concorrenza (perché le altre compagnie europee non godono di altrettanti supporti da parte delle autorità statali), e quindi deve essere restituito al bilancio statale.

Alitalia, continua il braccio di ferro

Non accenna ad arrestarsi lo scontro fra i vertici della Compagnia Aerea Italiana guidata da Roberto Colaninno e le quattro (ANPAV si è dissociata) sigle autonome di piloti e assistenti di volo. Queste ultime da alcuni giorni hanno rifiutato di sottoscrivere l’accordo raggiunto fra la CAI e i sindacati confederali e minacciano una protesta ad oltranza.

Tuttavia, sembra che Colaninno non ne sia intimorito. Il patron della Piaggio si dichiara intenzionato ad andare avanti comunque con i lavoratori favorevoli al progetto e ha dichiarato che non si siederà più ad alcun tavolo con i sindacati di base: i piloti e gli assistenti di volo saranno convocati individualmente e si tratterà con ognuno di loro individualmente.

Piloti e Colaninno ai ferri corti

Piloti e assistenti di volo, che già si erano rivelati i più irriducibili nella faticosa trattativa di inizio autunno, hanno dunque disseppellito l’ascia di guerra.

Le loro rappresentanze autonome (Anpac, Up, Avia, Anpav e Sdl) hanno rifiutato di firmare il contratto già sottoscritto dalla CAI e dai sindacati confederali.

Alitalia, torna la bufera

Da qualche settimana non si parlava più del caso Alitalia, e sembrava proprio che la questione si potesse considerare ormai risolta e accantonata. Che fosse una pia illusione lo si è scoperto nell’ultimo weekend, con il riesplodere improvviso e tesissimo delle vicende sindacali.

Il primo segnale del riaprirsi di vecchie ferite si è avuto giovedì 30, con la rottura al tavolo delle trattative fra l’amministratore delegato della neonata Compagnia Aerea Italiana (CAI) Rocco Sabelli e il cartello che raggruppa le nove sigle sindacali che ai primi di ottobre, dopo un’interminabile trattativa, avevano alla fine raggiunto l’accordo sulla piattaforma contrattuale da adottare, con la mediazione del Governo.